Cronache dal paradiso dei golosi

"La scoperta di un manicaretto nuovo fa per la felicità del genere umano

più che la scoperta di una stella".

(A. Brillat-Savarin)

Leggendo un manuale sulla scrittura di viaggio ieri sera ho trovato una domanda che io stessa mi ero posta poco tempo fa: ti ricordi il miglior piatto che hai mangiato? Dov'eri e cosa lo ha reso così speciale?

Con l'ambizione di arrivare alla pancia e all'anima dei nostri lettori, inizio a scrivere la mia risposta, ed ecco che la pagina si riempie di vassoi ricolmi di ananas succulento e di papaya morbida, grandi caraffe di succo di anguria e di mango, fette di angurie freschissime e succose e soffici torte di cocco compaiono sul grande tavolo di legno sotto una pergola di bouganville, per fare colazione in una piccola pousada nel Cearà, in Brasile.

la torta di cocco brasiliana

Apparecchiando coi ricordi

Giallo denso del mango, arancione polposo con turgidi semi neri e umidi nella papaya, che tolgo con la forchettina, colorano il mio piatto: è sempre pieno, giacché appena mi servo e passo il vassoio un'angoscia mi pervade: non so se l'ingordigia dei miei commensali mi riporterà un vassoio vuoto, nel dubbio, abbondo.

Mi rassicura un boccone di prelibato bolo de coco. È una torta di cocco fatta in casa dalle indomite cozinheiras - le cuoche eroiche che pur di saziare noi voraci viaggiatori italiani non rifuggono il calore del forno nell'estate brasiliana.

Nella frescura ombrosa della pousada dissimulata fra dune di sabbia e un giardino abitato da piccole ranocchiete verdi quasi fosforescenti, dopo la colazione mi concedo una lettura sull'amaca nell'ombra del patio.

Della pousada ho scordato il nome, ormai, ma - come se mi fossi appena svegliata lì -, il mio stomaco borbotta al solo pensiero di godersi di nuovo (prima o poi ...) quell'ananas fresco e succoso appena tagliato, e i quadratini di torta di cocco solo apparentemente banali, che appena messi in bocca svelano al palato il sapore del paradiso terrestre (senza il peccato).

Nella mia mente golosa sono ancora pieni, quei vassoi. E non vedo l'ora di sbrodolarmi di nuovo le dita con il succo di melancia – le angurie rossissime e profumate, - visto che nel mio personalissimo paradiso gastronomico il set idilliaco è semplificato e mangiare con le mani è un ingrediente fondamentale della mia felicità!

E per voi, cos'è il paradiso goloso? Qual è il piatto più buono che avete gustato?

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