Torta sarda ai fiori di sambuco...raccolti in Alto Adige!
Domenica, nonostante il cielo coperto e la minaccia di pioggia, siamo tornati a fare una passeggiata in mezzo alla natura, in un biotopo sulle rive del lago di Caldaro, a pochi km dal confine fra Trentino e Alto Adige., posto che ci piace molto.
Uno scorcio della passeggiata nel biotopo
E' un posto molto bello, in questa stagione pieno di fiori, alberi frondosi ed erbe spontanee accarezzate da una brezza che spazzola via anche tutti i pensieri grigi accumulati durante la settimana.
E' una meta molto amata anche dai ciclisti, famiglie con bambini, coppie che portano a spasso il cane, e anziani più o meno sportivi.
Come d'abitudine, i sud-tirolesi quando ti incontrano in escursione ti salutano dicendo "Gruess Gott!" - (una volta che eravamo in Alto Adige, Tiziano ha sentito questo saluto e mi fa "cruscotto?? ma che strano modo di salutare è??" Impagabile!)
Questa volta, oltre a sentire i picchi al lavoro sugli alberi, riconoscere il cuculo dal falco di palude e salutare le "nostre amiche" tartarughe d'acqua, abbiamo anche visto rane e rospi!
Cantavano forte nel rivolo stagnante che corre fra la strada e la campagna; è incredibile come tutti i passanti - da 3 a 80 anni, e ovviamente i loro cani, ne siano attratti e incuriositi. Le rane, però, appena sentono che si avvicina qualcuno, smettono di cantare e restano immobili nell'acqua verde, dove si mimetizzano perfettamente per ripararsi da eventuali nemici.
Aspettando con pazienza, domenica siamo riusciti ad avvistarle!
Ecco qui due belle foto: nella seconda si vede che la rana stava cantando perché si vedono le sacchette vocali rigonfie!
In questa foto - molto scura perché l'acqua è melmosa, si possono vedere alcune belle tartarughe mentre si disputano i cracker che gli avevamo lanciato da mangiare.
Ed infine, eccoci a parlare della ottima torta che ho preparato ieri sera con i fiori di sambuco raccolti domenica in passeggiata!
mandorle, uova, zucchero, e una immancabile tortiera a forma di cuore!
I fiori di sambuco ben lavati si aggiungono dopo aver
mescolato gli altri ingredienti
i fiori appena raccolti - in abbondanza, perché ci serviranno anche per fare un delizioso e rinfrescante sciroppo
in sardo questa torta si chiama
Turta de recottu chin mendula e frores de savuccu
Preparazione
Per la pasta frolla:
150 gr farina per dolci
75 gr burro
1 tuorlo
65 gr di zucchero
buccia grattugiata di limone
sale (un pizzico)
Per la farcia:
250 gr di ricotta sarda
1 uovo
65 gr di zucchero
70 gr di mandorle tritate
1 bicchierino di abbardente (acquavite sarda)
buccia di limone grattugiata
3/4 fiori di sambuco
Per decorare: 30 gr di mandorle tritate, 1/2 fiori di sambuco
Questa ottima ricetta sarda continua qui nel nostro ricettario
La torta cruda
La torta sfornata e decorata con fiorellini di sambuco
L'ideale sarebbe avere delle spettacolari, gustose mandorle di Baressa - un piccolo paese sardo dove si producono questi frutti molto pregiati. Abbiamo avuto la fortuna di assaggiarle lì l'estate scorsa, e a dirla tutta non vedo l'ora di tornarci!
Prima di chiudere il post, mi piace condividere una nota leggendaria e romantica sul significato del sambuco per le fate di Sardegna; secondo le JANAS - che dimoravano proprio fra i rami di questa pianta - il sambuco è "magico": il suo periodo balsamico è proprio maggio.
Se ne possono usare i frutti e le bacche, sia in cucina che per uso erboristico: secondo le Janas, infatti, questa pianta fornisce ispirazione, intuizione e stimola la ricerca spirituale.
(non che ci volesse una scusa per papparci questa deliziosa, morbida, profumatissima torta!)
Presto posteremo la nostra ricetta dello sciroppo di sambuco
...stay tuned!